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Ristorante Da Pino Via dei Ponti Romani, Padova

Esempio di mecenatismo contemporaneo

Giuseppe Giordano. detto Pino, è imprenditore di origine salernitana che ormai da oltre 50 anni vive e lavora in Veneto, in particolare a Treviso, dove ha fondato i suoi due locali con i quali ha inteso dare una nuova visione del gusto per la pizza e per le altre pietanze meridionali. Gli allori ricevuti negli anni non lo hanno distolto dalla sua passione e così Pino ha continuato ad aprire i suoi ristoranti/pizzeria in tutta la regione. Nel 1990 Giuseppe Giordano ha stretto amicizia con Rinalda Truffi, curatrice e divulgatrice dell’opera dell’artista Mario Eremita.

rinalda truffi curatrice divulgatrice artista mario eremita

Dal rapporto di stima ed ammirazione reciproca e dalla profonda vocazione di mecenate che affianca quella culinaria di Pino, è stata concepita l’idea di abbellire i locali con le opere del grande artista Mario Eremita. Il virtuoso dell’arte ha quindi conosciuto il virtuoso della cucina e l’intesa è stata duratura e salda.

giuseppe giordano e mario eremita  mecenatismo e arte

Nel 1990 Mario Eremita inserisce le sue sculture ed i suoi dipinti nei locali di Treviso, in Piazza dei Signori ed in Viale della Repubblica. Quindi nel 2015 si prende cura dell’intero salone del locale in Piazza Candiani a Mestre, nel 2017 abbellisce artisticamente il locale in Via dei Ponti Romani a Padova, nel 2020 espande l’intervento del 1990 in Viale della Repubblica a Treviso.

Si tratta, nell’insieme, di un intervento di abbellimento artistico di dimensioni ciclopiche che ha dato un taglio di notevole levatura culturale al già elevato tenore qualitativo del lavoro di Giuseppe Giordano. L’imprenditore ha dimostrato una capacità visionaria che oltrepassa di molte misure la sensibilità comune ed in particolare rivoluziona la visione stereotipata del ristorante/pizzeria; egli ha avvicinato le piccole città di provincia del Veneto alle grandi metropoli internazionali in cui tutto è possibile.

Un magnifico impianto scenografico dedicato a Galileo Galilei

Nel cuore di Padova, in Via dei Ponti Romani Giuseppe Giordano ha stabilito un nuovo locale ristorante “Da Pino”, inaugurato nella primavera del 2017. All’interno l’artista Mario Eremita ha eseguito un’opera di abbellimento artistico molto estesa con creazioni in bassorilievo e dipinto ( murales ), ha quindi personalizzato l’impianto di illuminazione con creazioni specifiche dedicate alla natura.

work in progress dell’opera

Opera finita

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    Ristorante Da Pino Viale della Repubblica, Treviso

    Le sculture e i dipinti di Mario Eremita dedicati alle stagioni, alla mitologia, al sistema solare, alle maschere della commedia dell’arte, all’astrologia, ai tarocchi

    Opere eseguite nel 1990 presso il Ristorante Da Pino in Viale della Repubblica a Treviso. Le opere sono di diverso genere. Vi sono bassorilievi a stucco e dipinti murali.

    L’inserto artistico è stato eseguito nella sede in Viale della Repubblica in una struttura dell’inizio del novecento. Sono stati proposti i temi de: le stagioni, le stelle e i pianeti, Cerere ed Endimione, Ercole e Giunone o la Via Lattea. Questi temi sono stati eseguiti con pitture murali su strutture prefabbricate. Intorno ad essi sono stati collocati bassorilievi a stucco su tavola in legno con i temi dei tarocchi, dell’oroscopo, della mitologia.

    Queste opere sono espressione personale dell’immaginazione dell’artista di concerto con le esigenze tecniche e formali dei luoghi. La qualità del tempo vissuto all’interno dei locali del Ristorante “Da Pino” non è paragonabile a quella vissuta in un locale pubblico convenzionale; ma si avvicina all’esperienza della visita al museo.

    L’abbellimento artistico dei locali offre una prospettiva dialettica molto stimolante e rende l’esperienza estetica parte naturale della quotidianità, consentendo l’arricchimento della nostra mente; consentendo la riflessione e la contemplazione, esperienze ad alto valore aggiunto.

    Queste esperienze, nel passato, non avevano una collocazione specifica e dedicata ( museo, galleria d’arte ); ma servivano come corollario al contatto mistico o a quello più concreto con il potere.

    Oggi possiamo portare l’esperienza dell’arte nei luoghi di ritrovo della comunità senza alcuna giustificazione che non sia l’intento di fornire un’emozione positiva.

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