Tag: bassorilievi

Trofeo di Nike
Trofeo dedicato al ciclismo ed alla stampa specializzata realizzato da Mario Eremita
La famosa azienda Campagnolo srl e l’Associazione Internazionale dei Giornalisti del Ciclismo ogni anno scelgono un artista per realizzare un trofeo che rappresenti sinteticamente i valori del ciclismo e della stampa specializzata sportiva. Nel 1985 fu prescelto l’artista Mario Eremita che eseguì la “Nike del ciclismo e della libera informazione”.

la “Nike del ciclismo e della libera informazione” fu consegnata il 14 novembre 1985 a Bernard Hinault che ad oggi è il più grande campione della storia del ciclismo francese.

Presentazione dell’opera
La scultura è stata eseguita con legno di cirmolo acciaio e argento. Rappresenta una testa alata di Nike, le ali sono alla maniera del Mercurio, sporgono dai lati del cranio e sono realizzate con i mozzi Campagnolo e fili d’argento, il busto e le spalle della figura sono idealizzate come i fogli dei giornali e realizzate con lastra d’argento battuta a mano. L’insieme è di altissimo livello di raffinatezza e pregio stilistico ben oltre la classica retorica del trofeo ma saldamente posizionato nell’ambito della scultura artistica più autentica.
Rassegna stampa
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Monumenti concept, miliana papilion hospiton
Premessa
Gli artisti associati di CAOS si propongono per la progettazione e la realizzazione di monumenti celebrativi e commemorativi. Il tema è frutto della consultazione del committente e di un approfondito esame filologico teso ad individuare le caratteristiche formali, simboliche, allegoriche e contenutistiche dell’opera.
La predilezione per temi figurativi, che diano quindi centralità alla figura umana, non preclude la possibilità di creazioni astratte, in particolare grazie alla collaborazione con l’architetto artista Michelangelo Eremita che ha sviluppato questo particolare genere di formalismo.
Circa l’opportunità dell’arte nella vita quotidiana
Nella storia la bellezza è un attributo o un valore estetico relativo, legato alle civiltà umane nel loro divenire. Essa non è un valore assoluto.
Nell’arte la bellezza soggiace alla capacità dell’artista di costruire un sistema coerente di significati astratti, di concetti e di valori e soggiace anche alla capacità di trasmetterli integri e con estrema sintesi ed efficacia tali da raggiungere direttamente chi è in grado di coglierli.
L’arte non ha bisogno di spiegarsi, non deve essere tradotta o interpretata; l’arte può essere letta capita accolta amata; ma, in essa, la bellezza è un valore assoluto.
L’arte non trasmette valori soggettivi, essa non è etica; si rifà a regole basilari e fondamentali, misteriose, legate all’illusione, alla menzogna, al sogno, forse alle nostre paure ancestrali.
Per questo espressioni belle dell’arte contengono messaggi che possono essere colti in ogni momento e ovunque assumendo tratti di assolutezza o dandone l’illusione.
Le domande che dobbiamo porci e porre oggi ai nostri figli sono le seguenti:
“quanta conoscenza dell’arte c’è in noi?”;
“quanta di questa conoscenza è al servizio dell’uomo?”
È necessaria una vera riflessione sulla necessità di conquistare una società umana basata sulla conoscenza e sull’arte; quindi una società oggettivamente bella.
L’attenzione verso l’arte deve essere coltivata nei nostri figli fin dalla loro più tenera età. Dobbiamo portare i bambini nei musei, nelle pinacoteche, dobbiamo pretendere che le scuole forniscano insegnanti di Storia dell’Arte e non solo di Disegno; dobbiamo pretendere che questi insegnanti trasmettano l’amore per l’arte.
Comprendere l’arte significa saper vedere e saper vedere è un obiettivo arduo da raggiungere; non basta, a volte, una vita. Bisogna quindi indicare la strada ai giovani affinché possano scegliere.
Ipotesi e progetti per un rinascimento delle arti
Oggi, non solo le Istituzioni Religiose o i Privati Collezionisti ma anche e forse soprattutto, gli Amministratori Pubblici, svolgono un’importante funzione nello sviluppo della sensibilità della gente nei confronti dell’arte. Loro hanno la possibilità di ricucire un’enorme frattura che dal XX secolo si è creata tra il popolo e l’arte contemporanea.
L’arte deve ritornare vicino alla gente per porre le basi di una sua rinascita. Nella progettazione dei Piani Regolatori, delle zone residenziali e nella futura riprogettazione delle avvilenti zone industriali, recentemente sfiduciate dalle catastrofi naturali, si deve ritornare a porre al centro l’uomo e l’umanità e questo passa anche da un’attenta ricerca e selezione di artisti adatti a compiere delle opere che rendano coesa la comunità. Opere attorno alle quali la comunità umana possa stringersi, esattamente come accadeva nel nostro rinascimento con il contributo della Chiesa ma anche di illuminati e consapevoli Dominanti, come Federico da Montefeltro o Sigismondo Malatesta o Lorenzo Dei Medici.
Tale lavoro ha delle forti basi politiche; chi vorrà assumersi questa piacevole ed avvincente responsabilità otterrà la storia. Chi sarà in grado di arricchire la comunità di ciò che è creato per essa e non di costruito per un preteso onore alla medesima “arte” avrà creato mille possibilità ai suoi concittadini.
In queste pagine abbiamo voluto presentare alcuni bozzetti di grandi opere al solo fine di dare un’idea delle possibilità che offre l’immaginazione dell’artista Mario Eremita e dell’architetto artista Michelangelo Eremita.
Miliana Papilion Hospiton
La scultura in bronzo rappresenta una figura femminile vestita da un chitone e da un peplo intessuti di corallo che elegantemente allarga le braccia mentre sulla mano destra solleva la farfalla “Papilio Hospiton” per invitarla a spiccare il volo, la farfalla in oggetto è un simbolo della Sardegna ed è a rischio estinzione.

La Scultura in Bronzo verrà modellata in creta e successivamente preparata per la fusione in bronzo a cera persa; ne sarà eseguito un solo esemplare, dopodiché il modello in creta sarà distrutto.

Dopo le opportune rifiniture la statua verrà lucidata conservandone le leggere incrostazioni del verde naturale dell’ossidazione. Il basamento non ha solamente la funzione di sostegno ma anche quella di rappresentare, nella parte bassa, la pianta di alloro, simbolo di eccellenza di gloria e di vittoria. Esso riporta nell’affusto le scanalature e le decorazioni di vago riferimento classico.

Si tratta di un’opera che propone le istanze dell’arte figurativa simbolista. La figura femminile è denominata Miliana che, nella terminologia della flora significa alloro o sambuco agreste.

La figura umana, ergendosi sopra una pianta d’alloro che simboleggia l’eccellenza la gloria e la vittoria, ha le braccia aperte come a imitare il volo planato delle farfalle mentre sulla punta delle dita della mano sinistra accoglie appunto una Papilio Hospiton, insetto volante sardo a rischio d’estinzione, che invita dolcemente a spiccare il volo.
La figura femminile indossa un chitone e un peplo intrecciati di coralli, riferimenti alla preziosità del mare sardo.

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Monumenti concept, consumismo
Premessa
Gli artisti associati di CAOS si propongono per la progettazione e la realizzazione di monumenti celebrativi e commemorativi. Il tema è frutto della consultazione del committente e di un approfondito esame filologico teso ad individuare le caratteristiche formali, simboliche, allegoriche e contenutistiche dell’opera.
La predilezione per temi figurativi, che diano quindi centralità alla figura umana, non preclude la possibilità di creazioni astratte, in particolare grazie alla collaborazione con l’architetto artista Michelangelo Eremita che ha sviluppato questo particolare genere di formalismo.
Circa l’opportunità dell’arte nella vita quotidiana
Nella storia la bellezza è un attributo o un valore estetico relativo, legato alle civiltà umane nel loro divenire. Essa non è un valore assoluto.
Nell’arte la bellezza soggiace alla capacità dell’artista di costruire un sistema coerente di significati astratti, di concetti e di valori e soggiace anche alla capacità di trasmetterli integri e con estrema sintesi ed efficacia tali da raggiungere direttamente chi è in grado di coglierli.
L’arte non ha bisogno di spiegarsi, non deve essere tradotta o interpretata; l’arte può essere letta capita accolta amata; ma, in essa, la bellezza è un valore assoluto.
L’arte non trasmette valori soggettivi, essa non è etica; si rifà a regole basilari e fondamentali, misteriose, legate all’illusione, alla menzogna, al sogno, forse alle nostre paure ancestrali.
Per questo espressioni belle dell’arte contengono messaggi che possono essere colti in ogni momento e ovunque assumendo tratti di assolutezza o dandone l’illusione.
Le domande che dobbiamo porci e porre oggi ai nostri figli sono le seguenti:
“quanta conoscenza dell’arte c’è in noi?”;
“quanta di questa conoscenza è al servizio dell’uomo?”
È necessaria una vera riflessione sulla necessità di conquistare una società umana basata sulla conoscenza e sull’arte; quindi una società oggettivamente bella.
L’attenzione verso l’arte deve essere coltivata nei nostri figli fin dalla loro più tenera età. Dobbiamo portare i bambini nei musei, nelle pinacoteche, dobbiamo pretendere che le scuole forniscano insegnanti di Storia dell’Arte e non solo di Disegno; dobbiamo pretendere che questi insegnanti trasmettano l’amore per l’arte.
Comprendere l’arte significa saper vedere e saper vedere è un obiettivo arduo da raggiungere; non basta, a volte, una vita. Bisogna quindi indicare la strada ai giovani affinché possano scegliere.
Ipotesi e progetti per un rinascimento delle arti
Oggi, non solo le Istituzioni Religiose o i Privati Collezionisti ma anche e forse soprattutto, gli Amministratori Pubblici, svolgono un’importante funzione nello sviluppo della sensibilità della gente nei confronti dell’arte. Loro hanno la possibilità di ricucire un’enorme frattura che dal XX secolo si è creata tra il popolo e l’arte contemporanea.
L’arte deve ritornare vicino alla gente per porre le basi di una sua rinascita. Nella progettazione dei Piani Regolatori, delle zone residenziali e nella futura riprogettazione delle avvilenti zone industriali, recentemente sfiduciate dalle catastrofi naturali, si deve ritornare a porre al centro l’uomo e l’umanità e questo passa anche da un’attenta ricerca e selezione di artisti adatti a compiere delle opere che rendano coesa la comunità. Opere attorno alle quali la comunità umana possa stringersi, esattamente come accadeva nel nostro rinascimento con il contributo della Chiesa ma anche di illuminati e consapevoli Dominanti, come Federico da Montefeltro o Sigismondo Malatesta o Lorenzo Dei Medici.
Tale lavoro ha delle forti basi politiche; chi vorrà assumersi questa piacevole ed avvincente responsabilità otterrà la storia. Chi sarà in grado di arricchire la comunità di ciò che è creato per essa e non di costruito per un preteso onore alla medesima “arte” avrà creato mille possibilità ai suoi concittadini.
In queste pagine abbiamo voluto presentare alcuni bozzetti di grandi opere al solo fine di dare un’idea delle possibilità che offre l’immaginazione dell’artista Mario Eremita e dell’architetto artista Michelangelo Eremita.
Consumismo
Tema controverso è quello del consumismo. Una colonna di calcestruzzo nella quale sono inseriti elementi in bronzo che raccontano il disagio della società dei consumi, rappresentata dalla parte bassa; mentre nella parte alta dei bimbi incarnano la speranza nel futuro in cui loro stessi saranno portatori di sviluppo oltre che di progresso, e guarderanno con ironia quel passato sul quale rivolgeranno anche l’acqua, simbolo della rinascita della vita.

Le opere degli artisti autentici si legano sempre alla comunità umana che li apprezza e li rende parte dei riferimenti della vita quotidiana. Quando le cose stanno così, si sono poste le basi per un confronto con la storia, con il tempo e con la possibilità di sviluppo sociale e culturale di una comunità.


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Monumenti concept, cavalli selvaggi
Premessa
Gli artisti associati di CAOS si propongono per la progettazione e la realizzazione di monumenti celebrativi e commemorativi. Il tema è frutto della consultazione del committente e di un approfondito esame filologico teso ad individuare le caratteristiche formali, simboliche, allegoriche e contenutistiche dell’opera.
La predilezione per temi figurativi, che diano quindi centralità alla figura umana, non preclude la possibilità di creazioni astratte, in particolare grazie alla collaborazione con l’architetto artista Michelangelo Eremita che ha sviluppato questo particolare genere di formalismo.
Circa l’opportunità dell’arte nella vita quotidiana
Nella storia la bellezza è un attributo o un valore estetico relativo, legato alle civiltà umane nel loro divenire. Essa non è un valore assoluto.
Nell’arte la bellezza soggiace alla capacità dell’artista di costruire un sistema coerente di significati astratti, di concetti e di valori e soggiace anche alla capacità di trasmetterli integri e con estrema sintesi ed efficacia tali da raggiungere direttamente chi è in grado di coglierli.
L’arte non ha bisogno di spiegarsi, non deve essere tradotta o interpretata; l’arte può essere letta capita accolta amata; ma, in essa, la bellezza è un valore assoluto.
L’arte non trasmette valori soggettivi, essa non è etica; si rifà a regole basilari e fondamentali, misteriose, legate all’illusione, alla menzogna, al sogno, forse alle nostre paure ancestrali.
Per questo espressioni belle dell’arte contengono messaggi che possono essere colti in ogni momento e ovunque assumendo tratti di assolutezza o dandone l’illusione.
Le domande che dobbiamo porci e porre oggi ai nostri figli sono le seguenti:
“quanta conoscenza dell’arte c’è in noi?”;
“quanta di questa conoscenza è al servizio dell’uomo?”
È necessaria una vera riflessione sulla necessità di conquistare una società umana basata sulla conoscenza e sull’arte; quindi una società oggettivamente bella.
L’attenzione verso l’arte deve essere coltivata nei nostri figli fin dalla loro più tenera età. Dobbiamo portare i bambini nei musei, nelle pinacoteche, dobbiamo pretendere che le scuole forniscano insegnanti di Storia dell’Arte e non solo di Disegno; dobbiamo pretendere che questi insegnanti trasmettano l’amore per l’arte.
Comprendere l’arte significa saper vedere e saper vedere è un obiettivo arduo da raggiungere; non basta, a volte, una vita. Bisogna quindi indicare la strada ai giovani affinché possano scegliere.
Ipotesi e progetti per un rinascimento delle arti
Oggi, non solo le Istituzioni Religiose o i Privati Collezionisti ma anche e forse soprattutto, gli Amministratori Pubblici, svolgono un’importante funzione nello sviluppo della sensibilità della gente nei confronti dell’arte. Loro hanno la possibilità di ricucire un’enorme frattura che dal XX secolo si è creata tra il popolo e l’arte contemporanea.
L’arte deve ritornare vicino alla gente per porre le basi di una sua rinascita. Nella progettazione dei Piani Regolatori, delle zone residenziali e nella futura riprogettazione delle avvilenti zone industriali, recentemente sfiduciate dalle catastrofi naturali, si deve ritornare a porre al centro l’uomo e l’umanità e questo passa anche da un’attenta ricerca e selezione di artisti adatti a compiere delle opere che rendano coesa la comunità. Opere attorno alle quali la comunità umana possa stringersi, esattamente come accadeva nel nostro rinascimento con il contributo della Chiesa ma anche di illuminati e consapevoli Dominanti, come Federico da Montefeltro o Sigismondo Malatesta o Lorenzo Dei Medici.
Tale lavoro ha delle forti basi politiche; chi vorrà assumersi questa piacevole ed avvincente responsabilità otterrà la storia. Chi sarà in grado di arricchire la comunità di ciò che è creato per essa e non di costruito per un preteso onore alla medesima “arte” avrà creato mille possibilità ai suoi concittadini.
In queste pagine abbiamo voluto presentare alcuni bozzetti di grandi opere al solo fine di dare un’idea delle possibilità che offre l’immaginazione dell’artista Mario Eremita e dell’architetto artista Michelangelo Eremita.
Cavalli selvaggi
Ecco il bozzetto per la scultura de “cavalli selvaggi”. Si tratta di una scultura in bronzo nella quale sono inseriti elementi in vetro di Murano. I cavalli sono sospesi in questa intelaiatura di bronzo e vetro che rappresenta a sua volta l’albero della vita.

I cavalli trottano sulle fronde dell’albero della vita che paiono sembrare anche i flutti del mare. È un’idea di fortissimo dinamismo e di grande luminosità che crea un clima positivo, incoraggiante, stimolante, favorevole alla socialità alla convivialità ed all’ottimismo alla fiducia ad un’idea di progresso accompagnato dallo sviluppo.

Un tema più controverso è questo del consumismo. Una colonna di calcestruzzo nella quale sono inseriti elementi in bronzo che raccontano il disagio della società dei consumi, rappresentata dalla parte bassa; mentre nella parte alta dei bimbi incarnano la speranza nel futuro in cui loro stessi saranno portatori di sviluppo oltre che di progresso, e guarderanno con ironia quel passato sul quale rivolgeranno anche l’acqua, simbolo della rinascita della vita.
Le opere degli artisti autentici si legano sempre alla comunità umana che li apprezza e li rende parte dei riferimenti della vita quotidiana. Quando le cose stanno così, si sono poste le basi per un confronto con la storia, con il tempo e con la possibilità di sviluppo sociale e culturale di una comunità.
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Hotel Saint Nicholas, Remich Luxembourg
abbellimenti artistici sulla facciata dell’Hotel Saint Nicholas a Remich in Lussemburgo.
Nel 1994 l’artista Mario Eremita riceve l’incarico di decorare la parte esterna della facciata dell’Hotel Saint Nicholas di Remich in Lussemburgo. Il committente non ha idea di quello che vorrebbe realizzare ma desidera qualcosa che richiami la più importante attrazione locale: il fiume Mosella.
Infatti è proprio la calma e la serenità del fiume che attira molti turisti dalla Germania e dalla Francia che vengono qui a passare qualche giorno nei week end e durante le ferie.
Mario Eremita propone un bassorilievo sulla facciata dell’Hotel posizionato lungo una fascia che corre lungo tutto il fronte. La fascia non è molto alta, circa 60 centimetri e si estende per alcune decine di metri.
Come potete ammirare nelle foto, il bassorilievo propone il tema figurativo dei fanciulli e delle fanciulle che suonano o sono intenti nella danza o nella pesca. Il titolo dell’opera è: “Allegorie Mosellane”.
Il riferimento alla Mosella è quello della pesca, attività un tempo fondamentale per la vita delle popolazioni locali.
La musica e la danza richiamano, che sono un tema prediletto dall’artista, richiamano l’ideale di armonia e di serenità propri di quei luoghi.
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Casa Carlo Goldoni, Venezia
abbellimenti artistici di Mario e Michelangelo Eremita presso Casa Carlo Goldoni a Venezia.
Restaurata nel 2010 Casa Carlo Goldoni è frutto della collaborazione dell’architetto e artista Michelangelo Eremita e dell’artista Mario Eremita.
L’architetto Michelangelo Eremita, ha progettato questa preziosa abitazione ed ha anche realizzato personalmente alcuni elementi decorativi e di design.
Egli ha ideato e costruito la cucina, rivestita con pannellature decorate con finiture in argento che riproducono il tema delle canne della laguna veneta; il tavolo del soggiorno, formato da un mosaico opus sectile di pregiate essenze di legno che riproduce il tema della laguna veneta.
Ha disegnato ed assemblato le sedie e la grande panca in mogano ed acciaio, opere di particolare design.
Infine ha disegnato e costruito il mosaico opus sectile in marmi pregiati ai piedi della scala, opera che rappresenta la fanciulla “Ester” e le due sculture in gesso che arricchiscono la camera da letto.
L’artista Mario Eremita si è dedicato esclusivamente alla camera da letto, creando la testiera del letto dipinta con il tema dei fanciulli e la cornucopia e dipingendo gli sportelli del mobile con il tema delle quattro stagioni.
Ingegno e cultura dell’arte e del design, hanno collaborato per realizzare questo pied-à-terre nel cuore di Venezia.
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Casa Marson, Negrisia di Ponte di Piave
Abbellimenti artistici sculture presso Casa Marson a Negrisia di Ponte di Piave ( Treviso ).
Alto rilievo realizzato direttamente a parete con stucco plastico nel 1993. Le dimensioni complessive sono di circa metri 2,5 lineari per metri 1,5 verticali. I soggetti sono figurativi e dedicati alla musica ed alla cornucopia, simbolo dell’abbondanza.
L’opera è stata trattata con una colorazione omogenea che ne esalta l’alto rilievo.
La figura umana, nelle forme dei puttini e della fanciulla, è il soggetto preferito da Mario Eremita. L’umanità attraversa integralmente tutta l’immaginazione di questo artista: dalla grazia all’apocalisse.
È solamente così che si può affrontare una lettura ed un’approfondimento del valore e del significato dell’arte di Eremita; osservandola ed accogliendola in tutta la sua articolazione e vastità.
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Casa De Faveri, Treviso
Abbellimenti artistici, altorilievo di Mario Eremita presso Casa De Faveri a Treviso.
Alto rilievo realizzato direttamente a parete con stucco plastico. Le dimensioni complessive sono di circa metri 5 lineari per metri 5 verticali. I soggetti sono figurativi e dedicati alla musica, in quanto il cliente è appassionato di quest’arte.
In basso, verso l’ingresso della dimora è stata realizzata una cornucopia, simbolo di abbondanza e prosperità.
L’opera è stata trattata con una colorazione omogenea che ne esalta l’alto rilievo.
La figura umana, nelle forme dei puttini e della fanciulla, è il soggetto preferito da Mario Eremita. L’umanità attraversa integralmente tutta l’immaginazione di questo artista: dalla grazia all’apocalisse.
È solamente così che si può affrontare una lettura ed un’approfondimento del valore e del significato dell’arte di Eremita; osservandola ed accogliendola in tutta la sua articolazione e vastità.
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Studio Primo Piano, Treviso
Dipinti, sculture e bassorilievi per lo Studio Primo Piano di Treviso
Il locale è stato interamente arricchito da inserti d’arte, opere di Mario Eremita e del figlio Michelangelo Eremita.
Lo stesso nome del locale è stato interpretato ed inserito in una scultura in bronzo.
Sono presenti: un bassorilievo in stucco plastico delle dimensioni di metri 2 di lunghezza e metri 1,2 di altezza con il tema dei musici e della cornucopia; dipinti su tavola dedicati a temi mitologici quali “la nascita di Venere”; “Venere”; “Apollo e Dafne”; “Endimione”; “Laguna Veneta”.
Le opere ed i temi eseguiti sono frutto di una ricerca filologica che ha inteso associare alla cura del corpo i riferimenti culturali classici della bellezza estetica. La mitologia greca è stata prescelta per questi inserti. Le opere sono state realizzate tra il 1999 e il 2001.